Energia idroelettrica

Forma di energia rinnovabile che ha origine dall’acqua, l’energia idroelettrica (altrimenti detta anche energia idraulica) è l’energia che sfrutta grandi masse d’acqua movimentate dalla gravità o convogliate in dighe, chiuse, canali e ponti.

Energia idroelettrica

L’acqua in caduta o in movimento produce energia cinetica, che a sua volta viene trasformata in energia elettrica grazie ad appositi impianti muniti di turbine e alternatore.

Questa energia sostenibile contribuisce in modo significativo alla produzione di energia, basti pensare che poco meno del 20% dell’elettricità prodotta in Italia proviene proprio dalle centrali idroelettriche.

La storia di questa energia verde

L’energia idrica ha origini antichissime.

Furono i Greci e i Romani i primi ad utilizzare l’energia dell’acqua per l’azionamento meccanico dei mulini.

Nel Medioevo si deve agli Arabi la scoperta della ruota idraulica, un mulino senza pale impiegato per l’irrigazione dei campi e per la bonifica delle zone paludose.

In Europa, alla fine del 1800, la realizzazione di una turbina motrice rappresentò un ulteriore passo avanti nel progresso tecnico finalizzato allo sfruttamento della forza dell’acqua per generare elettricità.

Gli stati Uniti nel 1879 costruirono la prima centrale idroelettrica presso le cascate del Niagara.

In Italia agli inizi del ‘900 l’energia verde prodotta con impianti idroelettrici arriva a rappresentare, fino al primo dopoguerra, la maggioranza dell’energia totale prodotta nel Paese.

L’energia idroelettrica in Italia e nel mondo

L’energia idroelettrica costituisce a livello nazionale la principale energia alternativa ai combustibili fossili, producendo oltre il 40% delle energie rinnovabili necessarie al Paese.

Concentrata in Lombardia, Piemonte e Trentino, la produzione idroelettrica italiana è compresa tra 35.000 e 50.000 GWh annui e vede coinvolti oltre 15.000 addetti e 4.300 impianti.

Per questo motivo, in alcuni Paesi del mondo, quest’energia copre la maggior parte del fabbisogno energetico.

Guardando oltreconfine, l’Asia guida la classifica dei maggiori produttori mondiali di energia idroelettrica.

Non da meno sono alcuni Paesi europei: in Svizzera, Austria, Islanda e Svezia, l’energia idroelettrica si conferma la principale fonte energetica e in Norvegia addirittura il 99% dell’energia prodotta è idroelettrica.

Come funziona una centrale idroelettrica?

Il funzionamento di una centrale idroelettrica è tanto semplice, quanto ingegnoso.

A monte esiste un bacino naturale oppure si costruisce un bacino artificiale con una diga che forma uno sbarramento e preclude al flusso d’acqua di scendere a valle.

Attraverso condutture forzate l’acqua convoglia a grande velocità a valle dove è collocato un impianto contenente le turbine idroelettriche e un alternatore.

È qui che l’energia cinetica, generata dalla rotazione delle turbine, si trasforma in energia elettrica dall’alternatore.

Gli impianti idroelettrici possono essere ad acqua fluente (posizionati sul corso d’acqua), a bacino (l’acqua è raccolta in un bacino) oppure ad accumulo (l’acqua viene portata in quota con l’ausilio di pompe).

L’energia idroelettrica tra pro e contro

L’energia idroelettrica è l’energia del futuro.

Concretizza una delle forme più pulite di approvvigionamento energetico, con un tasso di rinnovabilità potenzialmente infinito in quanto le precipitazioni assicurano la disponibilità e la gratuità della materia.

Significativo il contenimento dei costi legati al processo produttivo con spese di manutenzioni e funzionamento molto vantaggiose, al pari di altre fonti rinnovabili come l’energia eolica.

Tuttavia l’investimento iniziale per la costruzione di un impianto idroelettrico è tutt’altro che irrisorio e può dare luogo a deturpazioni dell’ambiente e disboscamenti in paesaggi montani.

Non trascurabili sono, infine, la rumorosità dell’impianto e la dipendenza di questa energia pulita dagli agenti atmosferici.


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