Un impianto fotovoltaico trasforma l’energia solare in energia elettrica che può essere utilizzata in ambito domestico o industriale oppure può essere immessa in rete.

Installare un impianto fotovoltaico permette di risparmiare energia elettrica grazie all’energia auto-prodotta e di ridurre le emissioni inquinanti.
Due sono gli elementi che compongono gli impianti: il pannello fotovoltaico e l’inverter.
I pannelli fotovoltaici
Installati sulle superfici esterne degli edifici oppure montati a terra, i pannelli solari sono formati da celle costituite da lastre di silicio, un materiale semiconduttore in grado di produrre energia elettrica se colpito dalla radiazione solare.
Maggiori sono le celle, maggiore è la quantità di energia prodotta in un’unità di tempo.
Quando un fotone colpisce la superficie di una cella fotovoltaica, si sprigionano elettroni che, a loro volta, generano energia elettrica.
Esistono diverse tipologie di impianti fotovoltaici: monocristallini, policristallini e amorfi.
Il pannello monocristallino si distingue per la sua colorazione, tra il blu scuro e il nero. Le celle hanno i bordi smussati e sono formate da cristalli di silicio orientati nella stessa direzione per fare sì che la produzione di energia fotovoltaica sia maggiore in presenza di luce perpendicolare.
Il pannello policristallino è di colore blu cangiante, le celle sono costituite da cristalli di silicio orientati in modo casuale. Questi riescono a sfruttare meglio la luce del sole durante la giornata, ma presentano un’efficienza inferiore se colpiti perpendicolarmente dai raggi.
I pannelli fotovoltaici amorfi si riconoscono per la colorazione scura omogenea e sono apprezzati per le loro doti di flessibilità e leggerezza. Hanno rendimenti elettrici inferiori rispetto a quelli dei pannelli cristallini. I moduli in silicio amorfo si installano su superfici plastiche o vetrate, formando un film sottile dello spessore di qualche millesimo di millimetro.
L’inverter fotovoltaico
L’inverter fotovoltaico è un dispositivo elettronico in grado di convertire in corrente alternata la corrente continua generata dai pannelli.
Per utilizzare l’energia in un momento diverso rispetto a quando è stata prodotta, un impianto fotovoltaico con accumulo è corredato da batterie (o accumulatori di energia fotovoltaica) che immagazzinano l’energia prodotta e non immediatamente consumata.
I vantaggi dell’impianto fotovoltaico
Il costo dell’impianto fotovoltaico è in costante discesa e gli impianti, a fronte di un ciclo di vita di circa 25 anni, richiedono pochissima manutenzione.
I moduli fotovoltaici funzionano anche con basso irraggiamento solare e non occorrono lavori di muratura o interventi sull’impianto elettrico.
I sistemi di produzione di energie rinnovabili aumentano il valore dell’immobile, non inquinano, riducono le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente e contrastano il surriscaldamento globale.
Il risparmio in bolletta è tangibile e non è da trascurare nemmeno la remunerazione ottenuta dalla re-immissione in rete dell’eventuale surplus prodotto di energia.
Con il contatore fotovoltaico si può conteggiare l’energia prodotta dall’impianto, misurare la produzione dei pannelli fotovoltaici, l’energia che viene immessa e prelevata dalla rete.